“Armonia e Sacralità nell’Antico Egitto”:

il primo appuntamento con le Antiche Civiltà nell’ambito del ciclo di incontri culturali “La forza delle radici”

L’Associazione di Filosofia, Cultura e Volontariato Nuova Acropoli di Bologna ha promosso un appuntamento sull’antica civiltà dell’Egitto, con il patrocinio del Quartiere Porto-Saragozza all’interno di un ciclo chiamato “La forza delle radici”.

L’incontro è stato tenuto da Stefano Musante, appassionato studioso e responsabile della filiale veronese dell’associazione.

 

Durante l’esposizione, accompagnata da immagini, i partecipanti hanno potuto riflettere sulle profonde differenze di pensiero e credenze tra il mondo antico e quello odierno. Il relatore ha illustrato come gli Egizi ponessero al centro di ogni cosa il Sacro, inteso come dono lasciato agli esseri umani per poterli preparare ad una vita oltre la morte. 

 

 

Nell’Antico Egitto la morte non rappresentava la fine della vita ma l’inizio di un’altra esperienza, più bella e gratificante, se l’esistenza precedente era stata vissuta secondo le leggi di Maat, dea dell’ordine e della giustizia.

 

Alla fine della propria vita, infatti, si credeva che l’anima venisse giudicata dalle divinità Thot e Maat attraverso la pesatura del cuore, la psicostasia. Se il cuore dell’individuo avesse riportato minore o uguale peso a quello di una piuma, l’anima del defunto sarebbe potuta accedere al Regno dei morti. In caso contrario, l’anima sarebbe stata divorata dalla divinità Ammit, che rappresentava la sintesi tra i tre animali più pericolosi dell’Egitto: il leone, l’ippopotamo e il coccodrillo. 

 

 

Gli Egizi intuivano le leggi universali semplicemente osservando la Natura, con lo sguardo proiettato verso il non visibile e la mente in cerca di risposte su domande che da sempre accompagnano l’uomo: Chi sono? Da dove vengo? Verso dove vado?

 

Nonostante ci siano molte differenze tra il loro mondo ed il nostro, numerose tradizioni, culti e usanze sono state trasmessi ad altre civiltà, giungendo fino ad oggi: il simbolo dell’albero della vita è emblema di sacralità; le processioni rivitalizzano momenti di elevazione religiosa e l’incenso viene utilizzato durante i riti cristiani.

 

Alla fine dell’incontro, il pubblico ha avuto modo di porre domande e dialogare con il relatore sul misterioso mondo dell’Egitto che ancora oggi ci attrae tanto profondamente.