<font size="3">21 aprile 753 a.C. – 21 aprile 2008</font>

 

<font size="3">NATALI DI ROMA<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </span>- I° Atto</font>

 

<font size="3">Conferenza “La leggenda di Romolo e Remo”</font>

 

 

 

<font size="3">In omaggio ai Natali di Roma, Nuova Acropoli ha realizzato alcune attività, ad ingresso libero, per ricordare le origini della nostra civiltà romana, che si perdono tra storia e leggenda.</font>

 

<font size="3">Come è nata Roma e quando?</font>

 

<font size="3">Questo il tema della <strong>conferenza “La leggenda di Romolo e Remo”</strong> che giovedì 17 aprile è stata proposta presso i locali della sede romana di Nuova Acropoli, suscitando l’interesse di un vasto pubblico.</font>

<font size="3">Attraverso suggestivi filmati e la lettura di alcuni versi di Ovidio, il dr. E. De Santis, volontario di Nuova Acropoli, ha ricordato il significato simbolico del mito che narra il sorgere della civiltà romana:</font>

 

<font face="Times New Roman"><font size="3">-</font><span style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; </span></font><font size="3">Il concepimento virginale dei due gemelli da parte di Rea Silvia e del dio Marte: una nascita eccezionale che prelude ad un evento di portata storica, ove i due gemelli rappresentano le forze materiali e spirituali<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </span>presenti in ogni uomo.</font>

 

<font face="Times New Roman"><font size="3">-</font><span style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; </span></font><font size="3">Gli auspici che permettono la scelta del luogo e del futuro re, ove i dodici avvoltoi visti da Romolo sul Palatino avrebbero assicurato, secondo gli Auguri, 12 secoli di vita al nascente Stato, contro i soli sei di Remo sull’Aventino. </font>

 

<font face="Times New Roman"><font size="3">-</font><span style="FONT: 7pt 'Times New Roman'">&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; </span></font><font size="3">I rituali di fondazione della città, il solco delle mura quadrate, del cardo e del decumano, per la costituzione dello spazio sacro, perfettamente orientato secondo i punti cardinali, che non deve essere violato; il mundus che raccoglie le zolle di terra dei popoli che si uniscono sotto il nuovo re, ed un fuoco unico per tutti, simbolo verticale e laccio di unione che non deve mai spegnersi, pena la fine di Roma.</font>

<font size="3">Questi e molti altri ancora gli elementi del linguaggio mitico analizzati durante la conferenza.</font>

 

<font size="3">Un linguaggio che si definisce anche sacro perché ricorda all’uomo le sue origini celesti, cioè ricorda i valori del vivere civile, di unione, di rispetto della giustizia, di scegliere ed operare perché la civiltà nascente possa durare nel tempo.</font>

 

<font size="3">Spunti di riflessione anche per l’uomo attuale!</font>