“VERSO UN NUOVO RINASCIMENTO DI VALORI”

 

 A distanza di alcuni secoli, possiamo recuperare l’esperienza del passato e proiettarci verso un nuovo Rinascimento, in cui i valori del Buono, del Giusto, del Bello e del Vero possano ispirarci e diventare strumenti di lavoro quotidiano per costruire un uomo ed un mondo migliori?

 

Con l’intento di andare più a fondo in questa riflessione, Nuova Acropoli di Bologna ha organizzato una serie di attività sul tema del Rinascimento che proseguirà anche in autunno.

Ad aprire il ciclo il 27 maggio scorso è stato il dott. Giuseppe Santilli che, in trasferta dalla filiale di Nuova Acropoli di L’Aquila, ha tenuto una conferenza presso la sala costArena in via Azzo Gardino. Mentre sullo sfondo si susseguivano immagini di opere d’arte che contribuivano a creare un’atmosfera rinascimentale insieme alle raffinate composizioni di frutta e fiori ispirate al pittore Andrea Mantegna, realizzate per l’occasione da una volontaria dell’associazione, il relatore è riuscito a far viaggiare i partecipanti con l’immaginazione attraverso il Medioevo, l’Umanesimo ed Il Rinascimento, con un’analisi attenta e coinvolgente, ricca di sfaccettature.

 

In antitesi con il Medioevo, il Rinascimento vede al suo centro l’Uomo con le sue potenzialità, promuovendo un generale rinnovamento all’interno della vita culturale e sociale: una vera e propria Rinascita.

Si riscopre la Natura e la si elegge a modello di perfezione assoluta; si ritorna al mondo classico, grazie anche allo studio dei testi; l’arte riprende un approccio razionale, tornando ad essere espressione dell’uomo; la scienza si libera dalle superstizioni medievali, diventando empiristica e metodologica; l’evoluzione della scienza e della tecnica conduce alla scoperta di nuovi continenti ed in parallelo a una continua ricerca e innovazione.

Ma il Rinascimento è anche un’epoca di contraddizioni: tutto questo splendore è accompagnato da una crescente fiducia nelle potenzialità umane, che sfocia nella nascita del colonialismo, con lo sterminio e la riduzione in schiavitù delle popolazioni native. L’antropocentrismo che viviamo oggi è quindi un’eredità di quel tempo.

 

 


Alla conferenza è stata abbinata una passeggiata a Mantova, culla dell’arte rinascimentale del Nord Italia. La visita agli splendidi Palazzo Ducale e Palazzo Te, voluti dalla famiglia Gonzaga, ci ha permesso di immergerci nell’atmosfera del tempo, dove l’arte diventa strumento di ispirazione e di elevazione per l’anima.

Alcuni membri della scuola di Nuova Acropoli di Bologna hanno illustrato ai partecipanti le gesta dei Gonzaga ed i miti e i simboli che accompagnano gli affreschi delle due residenze.

 

Stanchi ma soddisfatti per il “viaggio nel tempo” siamo tornati a Bologna con il proposito di ricordare ciò che di bello e di buono abbiamo imparato su quella lontana ma vicinissima epoca, pronti ad applicare i Valori senza tempo del Rinascimento.