Martedì 11 ottobre 2011

 

 Martedì con la Filosofia!

con il patrocinio

dell’Assessorato Cultura e Spettacolo del Comune di Ladispoli

in collaborazione con la Biblioteca Comunale Peppino Impastato

“Scienza e Mistica nell'India Millenaria"

Alla luce delle ultime scoperte della Fisica quantistica si rivalutano le intuizioni della Filosofia Orientale ove le leggi della natura diventano insegnamenti di vita.

Nei primi anni dello scorso secolo, infatti, con la scoperta dell'elettrone, la Scienza ha accellerato la sua corsa, iniziando un processo di rivisitazione di antichi concetti filosofici.

Uno di questi esempi è il Fisico F. Capra, autore de "Il Tao della Fisica"

Martedì 11 ottobre, in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Ladispoli, abbiamo toccato questo tema, spiegando le forti connessioni delle intuizioni di Einstein, di  Heisenberg e della Fisica Quantistica con antichi insegnamenti della filosofia orientale, attraverso la proiezione di  video e power point relativi ad alcuni brani della Bhagavad Gita.

Questo testo sacro dell’induismo, infatti, cela insegnamenti di carattere sia etico che scientifico: non solo si enunciano alcune leggi della natura, ma se ne spiega il risvolto pratico, che investe il quotidiano umano.

Insegnamenti semplici, che hanno migliaia di anni, ma non risultano mai datati, anzi attuali e ora confermati anche scientificamente in Occidente! J

Ad esempio nel  3° Capitolo della Bhagavad Gita, chiamato “Il segreto dell’Azione”,  il maestro Krishna (per gli orientali incarnazione divina) spiega al principe Arjuna, suo discepolo, che l’Universo è in continuo movimento:

“L’universo è in costante attività e niente in esso può sottrarsi alla legge generale.
Non è possibile rimanere inattivo, poiché le leggi naturali ci obbligano costantemente all’attività mentale e organica, o ad ambedue. Non c’è maniera di sottrarsi alla legge universale”.

La vita è azione:

“L’azione è preferibile all’inazione, ed il lavoro all’ozio.

L’azione da vigore alla mente ed al corpo, prolunga e nobilita la vita.

L’ozio debilita la mente e il corpo, accorcia e degrada la vita”.

e l’uomo quindi deve seguire tale legge, non può essere da meno:

“Colui che vive in questo mondo d’azione e la rifugge,
colui che approfittando dei frutti dell’azione del mondo rifiuta di dare la sua parte d’attività, deve vergognarsi di vivere.

Colui che approfitta dei risultati dell’azione degli altri senza dare niente in cambio, si comporta come un ladro”.

Krishna stesso (Dio) è in continua attività e così dà l’esempio, altrimenti i mondi si disintegrerebbero.

“Considera Me, oh, principe! Niente esiste nel Cosmo che Io desideri o che mi sia necessario fare.
Tutto quanto mi è accessibile è stato ottenuto da Me.
Senza dubbio, oh, principe, rimango in costante azione”.

Perché, se Io non fossi in incessante azione, oh, Arjuna, gli uomini non seguirebbero il mio esempio?
Se Io smettessi di agire, non si disintegrerebbero i mondi?”

Nel 8° e 9° cap.  parla della legge dei cicli a cui il pianeta e l’uomo sono soggetti, di ripetuti Big Beng e  Big Crunch dell’universo,

“Alla fine di un kalpa, di un giorno di Brahma, di un periodo di attività creatrice, gli esseri e le cose ritornano a Me.
Al cominciare di un nuovo kalpa emano tutti gli esseri e le cose, e riprendo la mia attività creatrice.
Attraverso la Natura, nella quale infondo il mio potere, emano reiteratamente tutto ciò che  costituisce l’universo
.”

Nel 13° cap. parla del legame indissolubile tra materia ed energia.

“Devi sapere, Arjuna, che né la materia, né lo Spirito hanno avuto principio; sappi anche che tutte le modifiche e qualità sono insite nella materia e da essa derivano”.

Indicandone poi sempre un risvolto pratico.

Naturalmente, per chi volesse approfondire, rimandiamo ai corsi di Filosofia attiva che si aprono in tutte le sedi di Nuova Acropoli!J

 

 

 

 

 

 

 

 
Ai prossimi appuntamenti in programma!

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