<font face="Lucida Handwriting" size="5">SEMINARIO</font>

 

<font color="#990000"><b><i><font face="Lucida Handwriting" size="6">"Tempio di Apollo"</font></i></b></font>

<font color="#990000"><b><i><font face="Lucida Handwriting" size="6">storia, mito e simbolismo</font></i></b></font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">&nbsp;</font>

<font face="Garamond" size="4">Città di storia e tradizione millenaria, Siracusa, fondata da coloni greci di Corinto nel 733 a.C., possiede tra i suoi innumerevoli monumenti antichi uno dei templi più emblematici del culto religioso risalente al VI-VII sec. a.C.: il Tempio di Apollo.</font>

<font face="Garamond" size="4"></font>

<font face="Garamond"><font size="4">L’Associazione Culturale Nuova Acropoli di Siracusa, che ha voluto adottare il sito archeologico e prendersene cura con ripetute pulizie ecologiche, ha organizzato sabato 28 marzo un Seminario dal titolo <b><i>“Il Tempio di Apollo di Siracusa”.</i></b></font><font size="3"> </font></font>

 

<font face="Garamond" size="4"></font>

<font face="Garamond" size="4">Sotto l’egida della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Siracusa e nella splendida cornice del salone del Palazzo Impellizzeri&nbsp; in via Maestranza, alla presenza della Soprintendente <b>Arch. Mariella Muti</b>, i relatori intervenuti si sono avvicendati per dare il giusto risalto alla storia del monumento. </font>

<font face="Garamond" size="4">Il <b>Dott. Lorenzo Guzzardi</b>, Dirigente dell’Area Archeologica della Soprintendenza di Siracusa, ha esposto un’esaustiva descrizione archeologica e storica passando attraverso i secoli, nonché ricostruendo e analizzando le caratteristiche, alcune non ancora del tutto note al pubblico, dell’antico tempio dorico - tra&nbsp; i primi templi costruiti a Siracusa - dedicato al dio greco.<br>Il tempio, sorto inizialmente proprio come luogo di culto dedicato alla venerazione del dio Apollo nonché primo tempio realizzato interamente in pietra che gli studi archeologici riconoscono ufficialmente, nel corso dei secoli è stato trasformato dalle successive culture avvicendatesi a Siracusa, dalle origini greche arcaiche alle trasformazioni romane, bizantine e infine arabe, tant’é vero che su una delle pareti che ancora si ergono sul sito archeologico accanto alle colonne monolitiche, è stata individuata la traccia di una antica iscrizione in caratteri arabi.</font>

<font face="Garamond" size="4"><font size="4">L’intervento della <b>Prof.ssa Helga Daniele</b>, direttrice della filiale di Siracusa di Nuova Acropoli, si è incentrato sul contenuto dei simboli e dei miti legati al monumento e al dio Apollo: l’origine del culto derivante dall’antica Corinto, l’impulso civilizzatorio della religione greca, la cultura del mito attraverso i millenni, il poliedrico simbolismo racchiuso nella cultura ellenica.<br>L’intervento ha attraversato tematiche di grande interesse: dall’origine del termine Ortigia, derivante da Ortyx, l’isola su cui vennero partoriti Apollo ed Artemide, parte la storia del dio denominato anche “colui che dà la vita”, un dio proveniente da quel mondo “dove la luce è perpetua”. La sua figura, passo dopo passo, è passata dalla classica identificazione con l’astro solare, fino alla descrizione affascinante che ne fa la tradizione dell’<b>oracolo di Delfi</b>: la vittoria del dio sul serpente Pitone, la testimonianza sul tempio di Delfi delle frasi con contenuti morali su l’amicizia, l’educazione dei figli, il rispetto per gli adulti, l’auto-dominio, la gratitudine, il rifiuto della superbia, la ricerca della giustizia e l’iscrizione per eccellenza, <b><i>“Conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei”</i></b>.<br>Dio della luce solare, della chiarezza e della conoscenza, della musica, della profezia, della poesia, delle arti, della medicina, il mito di Apollo pervade da secoli e ancora oggi, la cultura, la tradizione e perfino i modi dire della nostra civiltà (“apollinea” è la razionalità opposta all’irrazionalità).<br>L’avvenimento proposto da Nuova Acropoli ha concluso così il più ampio progetto di integrazione tra lo spirito del volontariato - che ha permesso la cura e la pulizia del prestigioso sito archeologico - e l’approfondimento storico e culturale permesso dagli importanti relatori che ha acceso i riflettori sull’affascinante e ancora misterioso tempo classico che gran eco ha lasciato sull’intero territorio cittadino.</font> </font>