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Platone

Nato nel 427 a.C. da famiglia aristocratica, Platone è universalmente riconosciuto come il fondatore del pensiero occidentale. A vent’anni diventa discepolo di Socrate e quando quest’ultimo viene condannato a morte ingiustamente, con l’accusa di empietà e di corruzione dei giovani, lascia Atene e viaggia in tutti i maggiori centri di cultura del suo tempo. Tra gli scritti di Platone un posto speciale è riservato alla “Repubblica” in cui il filosofo greco getta le basi dello Stato ideale incentrato su principi di Giustizia.

“A conti fatti, risulta che gli uomini giusti sono anche più sapienti, moralmente superiori, e pure più efficaci nelle loro azioni, e che gli ingiusti, invece, non sono capaci di collaborare fra loro.”

Il mito della caverna, contenuto nel libro VII della Repubblica di Platone, descrive in maniera magistrale l’idea filosofica dell’educazione.

“Immagina di vedere degli uomini rinchiusi in una abitazione sotterranea a forma di caverna che abbia l’ingresso aperto verso la luce [...] inoltre, che si trovino qui fin da fanciulli con le gambe e con il collo in catene in modo [...] da guardare solamente davanti a sé.”

Fin da fanciulli questi uomini sono incatenati sul fondo di una caverna, incapaci di volgersi verso l’uscita e contemplare la realtà. Vivono nell’oscurità, credendo che quella sia l’unica vita possibile. Uno dei prigionieri, però, viene sciolto e portato a levare lo sguardo “in sù verso la luce”. Alla fine, tra sbigottimento e dolore l’uomo esce dalla sua prigione.

“[…] dapprima potrà vedere più facilmente le ombre e, dopo queste, le immagini degli uomini e delle altre cose riflesse nelle acque e, […] le cose stesse. […] Per ultimo, credo, potrebbe vedere il sole.”

Una volta contemplata la realtà, l’uomo divenuto filosofo non può fare a meno di ricordarsi “della dimora di un tempo, della sapienza che qui credeva di avere e dei suoi compagni di prigionia” e, mosso dalla compassione, scende di nuovo nella caverna per compartire con i suoi simili le conoscenze acquisite.

Il percorso educativo dell’essere umano è rappresentato dal cammino ascendente verso l’uscita della caverna, lo sforzo impiegato nel ricercare e nel riflettere viene ripagato ampiamente dalla contemplazione della Verità e dalla scoperta di se stessi.

“[…] nel mondo delle realtà conoscibili l’Idea del Bene viene contemplata per ultima e con grande difficoltà. Tuttavia, una volta che sia stata conosciuta non si può fare a meno di dedurre, in primo luogo, che è la causa universale di tutto ciò che è buono e bello”

La vita assume così i connotati di una stupenda avventura alla scoperta delle proprie qualità interiori, un percorso di evoluzione che non cessa mai di stupire colui che si innamora della conoscenza e crede nella possibilità di esprimere la propria anima immortale attraverso l’azione.

Bibliografia:

·        Giovanni Reale, Platone - Tutti gli scritti, Bompiani, Milano, 2008.