Passeggiata archeologica a Centuripe

Con la complicità di una splendida giornata estiva, l'11 giugno 2016 la filiale di Augusta è stata a Centuripe per una passeggiata archeologica alla ricerca di quanto rimane dell'antica Kentoripion. Città tra le più romanizzate della Sicilia, vanta mitici legami di parentela con la stessa Roma e con Lanuvio, vincoli di sangue che riportano alla mitica colonizzazione della Sicilia orientale da parte del popolo dei Siculi proveniente dal Lazio.

La città infatti sorge su quello che in antico era un importante crocevia commerciale che le conferì una grande importanza strategica, stabilità economica e ricchezza. Oggi quello che rimane è l'ombra di un antico e passato fasto ma sufficiente per sbalordirci e per farci capire la cultura del tempo.

La visita è iniziata partendo da una delle tante terrazze-belvedere del paese dove a farla da padrone sono l'Etna, la valle del Simeto e il Castello di Corradino, mausoleo romano di età imperiale che insieme alla cosiddetta "Dogana" rappresenta un unicum in Sicilia per questo tipo di architettura funeraria.

Bella e monumentale doveva apparire altresì la grande fontana di contrada Bagni posta ad ingresso della città sulla via per Termini Imerese: cinque alte nicchie intonacate e affrescate con vasche e giochi d'acqua che dovevano sbalordire chiunque giungesse per la prima volta a Centuripe.

La città conserva anche i rari resti di un edificio, Augustales, dedicato al culto imperiale del II sec. d.C. dove sono stati rinvenuti numerose iscrizioni, statue di marmo e teste che ritraggono diversi imperatori, tra cui quella di Augusto, tutte conservate nel locale museo archeologico, ultima tappa della nostra visita, al cui interno si conservano, oltre le già citate statue, corredi funerari, tanagrine, maschere teatrali e vasellame dalla inconfondibile coroplastica che ha reso Centuripe famosa in tutto l'impero. Sazi di tanta bellezza ci siamo concedati col pensiero che una civiltà che tanto ha dato al mondo e che qui si è preservata in molte delle sue caratteristiche più peculiari, risulti essere quasi ignorata dai circuiti turistici e lasciata un po' abbandonata a se stessa per mancanza di fondi. Il nostro invito è rivolto alla scoperta e valorizzazione della storia perché tramite essa possiamo conoscere le nostre radici e su di esse costruire il nostro futuro.