Un tè con... Confucio

24 Ottobre 2006

 

 

Quanto è rilassante bere un tè in compagnia!

Se poi la compagnia è quella di Confucio, prendere un tè diventa anche interessante.

Confucio è il primo filosofo incontrato negli appuntamenti di “Un tè con...Filosofia” che Nuova Acropoli ha proposto a L’Aquila in occasione della Giornata Mondiale della Filosofia proclamata dall’UNESCO.

<font face="Times New Roman" size="3">Il <b>Maestro Kung</b>, Confucio per gli occidentali, nonostante siano passati 25 secoli dalla sua nascita, ha ancora molto da dire.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Se la tradizione ce lo presenta come un saggio compassato e morigerato, quasi pio, la figura che emerge dalla <b>lettura dei suoi “Detti”</b> è quella di un uomo attivo, amante della poesia e della musica, della vita all’aria aperta, dei lunghi viaggi nella sua immensa Cina.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Un grande saggio, certamente, ma anche un <b>uomo del suo tempo</b> che cercò con tutte le sue forze di scuotere i principi dell’epoca dal loro torpore <b>per riportare la Cina al suo antico splendore</b>.</font>

Confucio proponeva un ritorno alle antiche tradizioni, perchè un popolo privo della sua storia è come un uomo che ha perso la memoria: non sa più chi è, non ha più identità.

La formula che Confucio esponeva per uscire da questo periodo oscuro era quella di riscoprire i valori propriamente umani di solidarietà e fratellanza.

L’espressione più alta di questi valori è lo Junzio, uomo Ju, un uomo nobile e gentile nel quale la ricerca dell’armonia interna ed esterna si accompagna ad uno stile di vita irreprensibile.

L’uomo Ju è il Re - Filosofo di Platone che educa e guida i suoi simili attraverso l’esempio e la ricerca instancabile della perfezione morale.

 

Mica male!

 

 

Il Maestro disse: “L’uomo superiore considera ciò che è giusto come l’essenza del tutto, e lo mette in pratica secondo le norme di comportamento e di riti, lo esprime con la modestia, e lo realizza completamente attraverso la sincerità. Questo è il saggio!”.

 

(dalle Massime di Confucio)

 

 

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