ALESSANDRO MAGNO

incontro con un “giovane alla conquista del mondo”

per il ciclo “Il filo di Sofia: viaggio tra le meraviglie dei popoli d’Oriente e d’Occidente”

Giovedì 13 gennaio 2005

<font face="Times New Roman" size="3">E’ stata un’occasione importante per molti ragazzi di ripercorrere le <b>eroiche gesta di un giovane</b> che, <b>nutrito dai propri sogni</b>, riuscì a conquistare la Grecia, l’Impero Persiano e l’Egitto.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Alessandro Magno può essere visto sotto aspetti molto differenti: un semidio o un essere brutale; sterminatore o edificatore, monarca illuminato o dispotico.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Ma al di là di queste sue caratteristiche personali in soli dodici anni riuscì a guadagnare un posto di rilievo nella storia fondando <b>Alessandria</b>, città che darà un nuovo slancio alla cultura greca, con&nbsp;l’Ellenismo - periodo fondamentale affinché non si perdesse il mondo classico, alle porte della nuova era cristiana.</font>

Alessandro è figlio e prosecutore del progetto di Filippo II, re della Macedonia: conquistare la confinante Grecia e poi attaccare anche il vasto impero persiano. Filippo si sente un greco, tanto da affidare ad Aristotele l’educazione di Alessandro.

Verso il 360 la Grecia è immersa in guerre civili fra Spagna e Atene; Filippo guida un popolo molto più compatto ed ha un esercito invincibile (la falange macedone). Mentre prepara la spedizione è assassinato e gli succede suo figlio, Alessandro, che ha appena venti anni!

Questi, in tre anni, raggiunge tre fulminanti vittorie: a Granico, Isso e Gaugamela, tutte in territorio nemico.

L’Impero persiano è disfatto.

Prima della vittoria finale di Gaugamela, Alessandro scende a sud fino in Egitto, dove fonda Alessandria.

Prosegue poi la cavalcata fino all’Indo, fondando molte città con il suo nome,  dove si ferma perché i suoi uomini non ce la fanno più. Torna indietro e nel 323, ad appena trentadue anni, muore per malattia o forse avvelenamento.

L’impero viene diviso tra i suoi generali che iniziano a litigare tra loro. Alla fine sopravviveranno solo tre regni: Egitto, Siria e Macedonia.

Non conta tanto l’estensione delle terre conquistate dal Macedone, nella storia futura conterà molto di più la fondazione di Alessandria!

In pochi decenni, con la dinastia dei Tolomei fondata, dopo la morte del condottiero, dal generale di Alessandro Tolomeo, Alessandria divenne il faro di un nuovo periodo della cultura greca: l’Ellenismo. Fu un periodo di raccolta e rilettura, nella Biblioteca, di libri, commenti, schedatura, collezionismo. Perché collezionare? Si intuiva che l’epoca volgeva al tramonto...occorreva salvare la cultura greca e medio orientale dall’oblio del tempo aspettando la rinascita sotto Roma.

La potenza di Roma non avrebbe potuto innestarsi con la cultura greca se fossero passati troppi anni e se non fosse intervenuta l’impresa di Alessandro. Per assurdo, da una guerra di conquista nacque un ponte fra due civiltà.