Il mito di Eros e Psiche.

Perchè ci piacciono i miti?

 

 

Inutile dirlo: la mitologia da sempre fa parte della storia dell’uomo. Sin dall’antichità infatti la mitologia è stata un'importante fonte d'ispirazione e di riflessione per l’uomo e non ha mai cessato di svolgere un ruolo di primo piano nella cultura.

Tramite il mito l’uomo trova il senso della realtà. I miti gli rilevano ciò che di misterioso c’è nella vita e nella morte, nel bene e male, dando un senso all'inspiegabile. Ma ciò che dimostra l'importanza della mitologia è il fatto che resta straordinariamente presente anche nella modernità.

Il tempo del mito è come quello di una fiaba: come le fiabe iniziano con "C’era una volta”, così il mito inizia con “In illo tempore”, abbracciando le età più lontane, il mondo presente e futuro.

 

E' a questo modo di intendere il mito che  Nuova Acropoli, il 17 Marzo 2006 a Siracusa e il 18 Marzo a Floridia, ha dedicato una conferenza sul “Mito di Eros e Psiche”, a cura di Helga Daniele

Tratto da “L'asino d’oro“ di Apuleio, il mito narra della bellissima e travagliata storia d’amore tra Eros e Psiche e, simbolicamente, indica il lungo cammino che l’uomo deve fare per la conquista delle virtù.

 

 

Grazie alla numerosa partecipazione, ogni incontro è un'avventura, un viaggio in un nuovo mondo, in cui si è guidati da emozioni e sentimenti particolari che ci aiutano a capire la realtà e ciò che di inesplicabile vi è celato.