Nell’incantevole scenario del Tempio di Apollo il gruppo della scuola di teatro di Nuova Acropoli si è esibito interpretando gli Idilli del poeta siracusano Teocrito, vissuto nel IV-III secolo a.C.Si tratta di uno dei maggiori poeti dell’Età Ellenistica, scrisse inni, elegie, liriche, giambi, epigrammi; il genere per il quale divenne famoso è il bucolico.

Il tema dominante degli Idilli certamente è l’Amore, si rivela come una delicata fantasticheria e bruciante passione, intrecciandosi sottilmente con gli aspetti umoristici della vita quotidiana.Non manca l’affascinante descrizione della Natura, narrata mirabilmente e musicalmente, tanto da fare apparire immediatamente agl’occhi dell‘ascoltatore la sua bellezza. I personaggi sono: pastori, donne, pescatori e personaggi mitologici.

Ne “Il Ciclope” questi canta l’amore non corrisposto per la ninfa Galatea: “Nessun farmaco c’è contro l’amore […] O bianca Galatea, perché respingi chi ti ama, tu più bianca del formaggio[…] O Ciclope, Ciclope, da che parte nel fondo di te stesso sei volato ?[…]” Ne “I Pescatori” si descrive l’Amore per la Natura, in questo caso il mare e il sogno di arricchirsi con un pesce d’oro ma subito rigettato in mare in segno di rispetto per la Natura: “[…]A impresa fatta trassi un pesce d'oro con uno strato d'oro dappertutto. Mi prese la paura che quel pesce a Poseidone fosse caro oppure fosse un gioiello di Anfitrite azzurra. Lo liberai dall'amo piano piano attento a non lasciare tra le punte l'oro della sua bocca, poi giurai - fidandomi ben bene dell'inganno - di non porre mai più piede sul mare[…]” Nelle “Siracusane” due donne in occasione delle feste Adonie percorrono la città chiacchierando in dialetto dorico siracusano e mostrando tutto l’orgoglio di essere siracusane e di usare la lingua proveniente dal dialetto di Corinto. Ne “L’Incantatrice”Simeta si innamora di Delfi, un giovane di condizione sociale superiore alla sua, che frequenta palestre e ginnasi. Simeta, perdutamente innamorata e non corrisposta, si immagina di produrre un filtro d’amore per legare a sé il giovane Delfi: “Dov'è l'alloro? Dammelo, Testili. E dove sono i filtri? […] Ruota, porta quell’uomo a casa mia. Ed ecco tace il mar, tace il vento, manon tace il tormento nel mio petto […]” Ne “Il Piccolo Bovaro” il tema è sempre l’Amore: “Eunica scoppiò a ridere di me che volevo baciarla soavemente e mi disse con tono di disprezzo: "Vattene via lontano, miserabile, tu che mi vuoi baciare e sei un bovaro […]”

Questi sono alcuni degli Idilli interpretati dagli allievi della scuola di teatro: Gabriella Trichini, Lucia Frasca, Luca Migliore, Gianluca Rubino, Antonio Dresda, Daniela Rizzo, Lucilla Maltese e Marilena Vinci. La serata è stata curata dalla regista Elga Daniele. Numeroso il pubblico intervenuto, ha potuto ascoltare con piacere la bellezza della poesia bucolica scritta da un antico poeta greco in uno scenario suggestivo come quello del Tempio di Apollo. Pur facendo un tuffo nel passato il tema dell’Amore è sempre attuale. “Fate tacere finalmente, muse, fate tacere il canto pastorale” (tratto dal Tirsi)