Una domenica al santuario di Pyrgi

 

Una domenica di sole è l’occasione migliore per poter prendere uno zaino, un pranzo al sacco, scarpe da trekking e andare all’avventura. Questo è quello che Nuova Acropoli ha proposto qualche domenica fa: una passeggiata archeologica presso la zona santuariale del porto etrusco di Pyrgi a Santa Severa.

 

Come gli antichi ci hanno sempre tramandato, un porto, luogo continuo di passaggio, senza la protezione di una divinità, non può avere lunga vita. Il porto di Pyrgi era protetto dalla dea Uni, suprema dea del pantheon etrusco, madre di Hercle, dea della fertilità e dell’abbondanza, dea della Terra.

Ma perché dedicarlo ad una madre terra come UNI? Non potevano dedicarlo al dio del mare o al dio della guerra?

No, perchè Pyrgi era luogo di unione (Uni), testimoniato dalla presenza delle famose lamine d'oro, scoperte anni fa, dedicate a due divinità femminili, di due religioni diverse, Uni (etrusca), ed Astarte (fenicia), due Grandi Madri. Il fatto di ospitare un culto fenicio, dimostra l'apertura e la multi-etnicità che poi erediterà Roma, e che solo in tempi odierni abbiamo recuperato.

Queste sono virtù stimolate solo da un grande Amore che la madre terra in quanto generatrice di vita ha insito in sé. L’Amore supera le avversità, le differenza ed è caratteristica fondamentale per chi vuole commerciare, conoscere e scoprire.

L’attività in seguito è stata accompagnata da una pulizia ecologica sulla spiaggia, volta alla sensibilizzazione per i cittadini presenti e per gli stessi volontari e partecipanti, alla cura del nostro territorio.

Un'occasione, secondo lo stile di Nuova Acropoli, di conoscenza, ma anche di festa e gioia, elementi fondamentali per fare e portare salute.

 

Per maggiori informazioni visita il sito: Nuova Acropoli

Programma delle attività

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