Samurai e Bushido: il Pennello e la Spada

Giorno 19 dicembre 2015, presso la sede associativa di Augusta si è tenuta la conferenza dal titolo "Samurai e Bushido: il Pennello e la Spada". 

di fronte ad una sala gremita le parole del relatore Andrea Fazio hanno rievocato un mondo che pare scomparso, un'epoca lontana, dove uomini coraggiosi, guerrieri per necessità storica, erano disposti a morire per salvaguardare un culto ormai a noi sconosciuto: quello dell'onore.

Guerrieri disciplinati e devoti, invincibili con la Katana, con un codice morale, il Bushido, assimilabile a quello della nostra cavalleria, che, ispirato alle dottrine del buddismo zen, esigeva il rispetto di valori come onestà, lealtà e giustizia, da perseguire fino alla morte.

Vero e proprio esempio di uomo rinascimentale, il Samurai è guerriero e artista: se con la mano destra doveva combattere, con la sinistra doveva raffinare la sua cultura. La stessa cerimonia del tè ad esempio rimanda nei suoi gesti molte mosse che si fanno con la spada durante i combattimenti. Cultore della Calligrafia, nella sua stanza teneva sempre un pennello e una pergamena dove poter scrivere riflessioni zen, comporre poesie e dipingere scene di natura e di battaglie. Risiedeva presso il castello del suo Daimon a cui doveva totale obbedienza e devozione; istruito fin da piccolo all'arte della guerra era capace di consigliare e formulare strategie di attacco e difesa per il suo Signore. Il valore di un Samurai era dato infatti non solo dalla sua formazione tecnica ma anche dal suo ingegno riflessivo.

Il suo essere filosofo nel suo "cammino di guerriero" lo portava a coltivare l'intelligenza, ad avere compassione dando il giusto onore al nemico sconfitto, a stringere i denti e affrontare con coraggio la paura per agire sempre. 

Durante il lungo medioevo giapponese la casta dei Samurai illuminò il cammino della loro civiltà, mai sconfitti e giammai piegati, sparirono per anacronismo formalmente nel 1876, poiché la cultura moderna credeva di poterne fare a meno. Ancora oggi possiamo imparare molto da loro, poiché il loro codice di guida, il Bushido, può ispirarci per la vita di tutti i giorni. Siamo tutti chiamati infatti a scendere in un campo di battaglia figurato (il lavoro, la famiglia, l'interazione con la società, il confronto con se stessi) dove il concetto è sempre lo stesso e vale la pena provare ad imparare a vivere i tempi moderni con valori senza tempo, quali appunto coraggio e onore.