I segreti delle Cattedrali

Molti sono i segreti e i simboli celati dalle costruzioni dell’uomo, per svelarne alcuni la filiale di Augusta sabato 25 febbraio ha presentato la conferenza: “I segreti delle Cattedrali”, relatore Antonio Crupi.

Seguendo le orme di un giovane apprendista il cui fine è diventare un giorno “Mastro muratore” , si è visto nascere un Tempio di Dio dalla studio della sua pianta alla realizzazione dell’intera opera. Un Tempio è di per sé un’architettura sacra, con il suo logico e rigoroso organismo simbolico, geometrico e strutturale. È essenzialmente indirizzato a trascrivere l’immagine terrestre nel mondo celeste, si crea così un luogo di risonanza fra l’uomo e l’Essere Supremo, l’architettura diventa il mezzo per manifestare l’accordo, l’ordine e l’armonia dei principi stessi della creazione. 

Nelle cattedrali gotiche questi concetti vengono espressi sia nelle loro linee orizzontali, la dimensione umana e terrestre, sia in quelle verticali, la dimensione celeste,  indirizzate e armonizzate dalle conoscenze sulla “geometria sacra” detenute dai Maestri muratori con l’applicazione del rapporto del numero aureo, per Platone: “Il più bello di tutti i rapporti”. Gli studi del filosofo greco e di Pitagora sono infatti la base del sapere degli ingegneri medievali.

L’ Opera costruttiva è spesso paragonata alla Grande Opera alchemica, poiché nel suo aspetto concettuale la cattedrale ne diviene una rappresentazione allegorica che mira alla purificazione ed alla trasmutazione dello spirito dell’essere umano, la concretizzazione del simbolo della redenzione di chi voglia raggiungere la verità divina. I Maestri d’Opera come alchimisti hanno plasmato la “materia prima” (terra e pietra) e con il loro paziente lavoro gli hanno dato “forma”.

Nei fedeli si cerca di trasmettere lo stesso ideale: la pietra filosofale è dentro ognuno di noi, è l’essenza divina presente nell’uomo.