"Un percorso interiore alla ricerca della luce"

Una speciale presentazione per il libro "L'alba dentro l'imbrunire. Io e il Parkinson: una vita a metà?" di Lidia Marsili


Sabato 18 maggio i volontari di Nuova Acropoli Bologna hanno portato alla Casa di Quartiere “Rosa Marchi” un evento aperto a tutta la cittadinanza: “Un percorso interiore alla ricerca della luce”. 

Si è trattato di una presentazione di un libro del tutto particolare, che mirava a valorizzare un libro speciale, i cui temi indagano le prove della vita con il profumo e la profondità della filosofia: “L’alba dentro l’imbrunire. Io e il Parkinson: una vita a metà?” dell’autrice Lidia Marsili. 

Per la sua valenza e importanza, l'evento ha ricevuto il Patrocinio del Quartiere Borgo Panigale - Reno di Bologna.

L’autrice narra le vicende della sua vita prima e dopo l’arrivo della malattia di Parkinson, che l’ha affiancata ad un certo punto della sua storia. Compagna pesante e scura, la malattia ha modificato in modo importante il suo umore, il suo lavoro, le sue abitudini, la sua socialità, il suo modo di rapportarsi con familiari e amici, tramite gli effetti sul suo fisico.

Lidia però, a un certo punto, ha saputo fare del Parkinson una prova per cambiare il suo punto di vista e per mettersi in movimento, non rimanendone angosciata o schiacciata. Ricercando, riflettendo, trovando soluzioni pratiche, calibrando le sue capacità, apprezzando la bellezza della natura e potenziando le sue modalità di espressione, Lidia mostra la tempra e la tenacia di una donna guerriera, che legge la sua vita, e la vita in generale, con saggezza.

Il libro della signora Marsili è stato scelto e letto accuratamente dai volontari di Nuova Acropoli all’interno del Laboratorio di Lettura “Insieme è meglio - Incontri a libro aperto”, che è così diventato una vera e propria fucina dell’evento. 

I volontari hanno strutturato la presentazione in sette momenti dell’esperienza narrata: dal mondo iniziale, passando per la malattia e le sue piaghe, il lavoro sulla tenacia, fino alla voglia di riscatto, alla vittoria, all’arrivo in “nuovo mondo”. 

L’attività ha visto, dopo una presentazione dell’iniziativa e delle sue origini, l’introduzione della vita dell’autrice, dapprima “nascosta” tra i volontari. 

Alcuni estratti dalla canzone “Prospettiva Nevsky” di Battiato, dal testo della quale Lidia trae spunto per il titolo del suo libro, sono stati interpretati in musica dai volontari. A seguire, un’intervista intensa e profonda ma armoniosa e filosofica, in cui si inserivano le letture tratte dal libro, le poesie, le domande, brevi video ed anche momenti di silenzio, a favorire la riflessione. 

In chiusura, molte le domande che sono state rivolte dal pubblico attento all’autrice, per dialogare sulle risorse interiori messe in atto per affrontare la malattia. I

nfine, per omaggiare Lidia e la sua forza nell’affrontare la sua prova con grande dignità e saggezza, i volontari le hanno dedicato una versione inedita di sole voci de “La Cura” di Battiato: la dolcezza delle parole e della melodia non potevano che essere la conclusione migliore ad un evento filosofico che raccontasse la bellezza e la forza del valore umano.