2° Classificato: VERSI SALMASTRI – Autore  Luciano Flamminio

I versi miei profumano di mare,

di alghe verdi ed erba corallina,

di scogli logorati ed albe chiare …

olezzi trafugati alla marina.

 

Questa poesia nasce dalla schiuma

dell’onda che s’infrange sulla riva:

prima quieta poi dorme e si consuma,

si sveglia sulla sabbia e si ravviva.

 

Versi carpiti all’increspato mare,

quando soffia il violento maestrale,

a scheletri consunti di lampare,

impregnati di muffa mista al sale.

 

Nell’anima io avverto quel sapore

che respiro da oltre settant’anni;

riconosco finanche il suo odore

forte e salmastro, tra bonacce e affanni.

 

Ascolto notte e giorno il suo rumore

che arriva lento e a volte più incupito,

mentre sento la musica del cuore,

che scivola sul mare all’infinito.

 

MOTIVAZIONE

La poesia riflette sul mare e ne descrive la bellezza con estrema pulizia sia nell’uso delle rime e del verso, che in quella del contenuto. Il paesaggio viene così a somigliare alle emozioni di un’anima che riesce a trasferire in un concetto universale di bellezza il mare, i suoi movimenti e i suoi colori.