Teatrosophia Streaming Edition su YouTube

Socrate, l’arte di essere saggi

Giovedì 18 giugno si è svolta la prima Streaming Edition di Teatrosophia sul canale YouTube di Nuova Acropoli Italia. 

Il progetto Teatrosophia nasce dall’idea dei nostri volontari di portare la Filosofia Attiva tra la gente, in maniera accessibile a tutti ma non superficiale, attraverso lo strumento delle pillole teatrali e delle interviste impossibili. Anche in questa particolare circostanza, abbiamo voluto trasmettere ed attualizzare gli insegnamenti dei grandi filosofi del passato, affinché possano ispirarci ad agire nel presente per il miglioramento di noi stessi e del mondo.

L’ospite d’onore è stato Socrate, insieme al quale abbiamo avuto l’occasione di approfondire il tema del Bene. Il pubblico ha potuto interagire commentando la diretta e rispondendo alla domanda: qual è la migliore azione che ognuno di noi può compiere ogni giorno?Nel corso della puntata, l’intervistatrice ha poi condiviso alcune riflessioni inviate.

L’intervista ha avuto inizio con la celebre massima di Socrate: “so di non sapere”. Il filosofo ci ha spiegato che essa non è una semplice dichiarazione di umiltà, bensì la consapevolezza di ammettere ciò che non si conosce e continuare quindi sempre a ricercare la Verità. Abbiamo incontrato anche la moglie Santippe, che lo ha rimproverato ricordandogli il suo soprannome: “tafano fastidioso”. In realtà fu lui stesso a definirsi così, poiché il suo compito era quello di “punzecchiare” le coscienze pigre per risvegliarle.

 

È intervenuta poi una professoressa per parlare con Socrate del suo metodo, la maieutica, vale a dire l’arte di ostetrico. Attraverso il dialogo, egli cercava di tirare fuori dall’interlocutore delle piccole verità, senza però imporre il suo pensiero. Così il filosofo ci spiega la differenza fra istruire ed educare: nel primo caso si tratta semplicemente di trasferire delle nozioni; nel secondo, invece, di aiutare le persone a tirare fuori chi sono veramente, perchè ognuno ha dentro di sé molto più di quanto possa immaginare.Nel tentativo di trasmettere l’amore per la ricerca e il valore delle virtù, Socrate fu accusato di empietà e di corrompere i giovani. Egli si difese da queste false accuse con coerenza e dignità, ma non bastò: non è facile, infatti, aprire i cuori e le menti degli uomini, i quali sono spesso prigionieri delle illusioni e delle comodità. Il suo discepolo Platone ne parla proprio nel famoso “Mito della Caverna”, evidenziando quanto sia difficile prendere coraggio e abbandonare le comode apparenze. 

Per ultima è intervenuta una grande ammiratrice di Socrate, la quale gli ha domandato come fosse riuscito ad accettare di buon grado la sua condanna. Egli ha spiegato che intendeva essere fino in fondo coerente con le sue idee, perciò non poteva sottrarsi al suo dovere morale cercando di fuggire.

L’eccezionale filosofo ateniese si distinse dai suoi predecessori, che avevano indagato la natura e gli dei, perché secondo lui il primo passo verso la saggezza è quello di conoscere se stessi. Fu quindi il primo ad incentrare la riflessione sull’essere umano. Oggi molti cercano certezze, ma il filosofo non fornisce mai risposte definitive, lasciando sempre aperto il dubbio e promuovendo quindi la continua ricerca della Verità. Alla fine della puntata, Socrate risponde infatti che il bene più grande per l’uomo è “discorrere ogni giorno della parte migliore dell’essere umano”, poiché una vita senza indagine non è degna di essere vissuta.

Il suo è un invito rivolto a tutti noi, affinché ci mettiamo in gioco e apriamo il nostro cuore alla Virtù.

Hai perso la nostra diretta? Puoi rivedere l’intervista a Socrate sul nostro canale Youtube!

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