DIARIO DI UN VIAGGIO NELL'ANTICO EGITTO

L’Egitto è sempre stato un luogo che inspira immenso fascino negli uomini, grazie alla sua storia millenaria pregna di simboli e delle antichissime testimonianze archeologiche giunte fino a noi. “Egitto” fu il nome che gli fu dato dai greci, ovvero “Enigma”, e mai termine fu più appropriato per descrivere questa terra.

In quanti si ritrovano spesso a ricercare sul web la foto della grande piramide, dei tramonti nel deserto,  dell’immenso Nilo, degli antichi templi e dei numerosi  reperti custoditi dal museo egizio de Il Cairo? 

Sabato 23 Febbraio chi ha partecipato all’incontro “Diario di un viaggio alla scoperta dell’Antico Egitto”, tenutosi presso la sede siracusana di Nuova Acropoli, ha avuto modo di ascoltare ed osservare le testimonianze di chi in quei luoghi ha avuto la possibilità di andare di persona.
Fausto Lionti, appassionato studioso dell’antico Egitto, ha reso partecipe il pubblico, tramite il suo racconto personale e la visione di molte fotografie inedite, di un lungo e bellissimo viaggio di studio da lui recentemente effettuato attraverso la millenaria “Terra di Kem”.

Il viaggio ha avuto inizio dalla piana di Giza, luogo dove sorge l’immensa piramide di Cheope e l’enigmatica sfinge, per poi spostarsi all’interno del museo egizio con il suo enorme repertorio nel mezzo del  quale spicca “La Barca Solare” un grande barca in legno usata dagli egizi durante le funzioni religiose.
Raggiungendo poi  Luxor, luogo dove sorgeva l’antica Tebe, che ospita il tempio di Amon e dal quale si può raggiungere la Valle dei Re ed infine la maestosa Abu Simbel.

Luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, ancora intrisi di simboli e di magia lasciati lì tanti anni fa da quella grande e misteriosa civiltà che ci visse, nel mezzo dello sconfinato deserto.