Mostra “Lib(E)ri Tutti!” - Lavoro

Kahlil Gibran

“Il lavoro è amore rivelato. E se non riuscite a lavorare con amore, ma solo con disgusto, è meglio per voi lasciarlo e, seduti alla porta del tempio, accettare l’elemosina di chi lavora con gioia.”

“Il profeta” è il libro più amato dello scrittore libanese Kahlil Gibran. Tradotta in più di venti lingue, l’opera arricchisce profonde riflessioni sul senso della vita e sull’umanità con le atmosfere fiabesche della tradizione orientale.

Personaggio principale è il saggio Almustafa, in procinto di tornare nella sua terra di origine, “l’isola nativa”, dopo dodici lunghi anni trascorsi nella città di Olfalese. Al momento di partire, però, si raduna intorno a lui una piccola folla di concittadini che chiede al profeta di condividere un po’ della sua saggezza, di donare ancora una volta un briciolo di speranza.

“Prima di lasciarci noi ti chiediamo: parlaci e dona a noi la tua verità.

Noi la doneremo ai nostri figli, questi ai loro figli, ed essa non perirà. […]

Dischiudici a noi stessi e a noi rivela ciò che sai su quanto passa tra la nascita e la morte.”

Inizia così un dialogo autentico tra il saggio ed i suoi discepoli. Sotto forma di sermoni, Almustafa pone l’accento sugli aspetti essenziali della vita, esortando i suoi interlocutori a ricercare la stabilità interiore e l’equilibrio attraverso la pratica delle virtù morali.

“Popolo di Orfalese, di che cosa posso parlare se non di ciò che anche ora si agita nel vostro cuore?”

L’Amore, la Generosità, le Leggi, la Gioia ed il Dolore, la Conoscenza sono solo alcuni temi presentati con semplicità ma anche con un profondo rispetto per la natura spirituale degli esseri umani.

“Nessuno può insegnarvi nulla se non ciò che già sonnecchia nell’albeggiare della vostra conoscenza.”

Tra i valori morali, un posto speciale lo occupa il lavoro inteso come canale di espressione e mezzo per dare forma alle proprie necessità interiori. Il lavoro diventa, in questo senso, un vero atto di amore e un modo efficace per dare voce alla propria natura, alimentando la gioia del fare e la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere.

“Vivendo delle vostre fatiche, voi amate in verità la vita. E amare la vita attraverso la fatica è comprenderne il segreto più profondo.”

Bibliografia:

·        Kahlil Gibran, Il Profeta – il Giardino del Profeta, Mondadori, Milano, 2008.