Conferenza: "Vivere secondo natura"

“Oggi è faticoso riuscire a trovare tempo per ascoltare chi ha idee e pensieri da condividere”: queste sono le parole di apertura di Martin Iacono, uno dei responsabili di Nuova Acropoli Catania e relatore della conferenza tenutasi presso La Feltrinelli nella giornata del 15 ottobre 2018.

Nonostante la serata piovosa, ci si è riuniti per ascoltare alcune delle “scomode verità” che pensiamo non ci riguardino mai nello specifico, ma che invece coinvolgono tutti noi. Cosa aspettarsi da una Conferenza chiamata “Vivere secondo natura”?. “È un titolo vago”, afferma Martin, curioso di capire cosa avesse spinto i partecipanti ad ascoltarlo quella sera, per poi affermare che “Vivere secondo natura vuol dire ritornare a concepirci parte di qualcosa”.

 

Dopo aver approfondito alcuni dei disastrosi e allarmanti dati (ricavati da Legambiente, dalla Fao, ecc...) è stato reso chiaro che stiamo vivendo un periodo di crisi di cui tutti noi, in parte, siamo responsabili. Basti pensare alla mercificazione del cibo, che ha ormai invaso gran parte dell'Occidente: abbiamo tolto al cibo il proprio valore, lo sprechiamo e non ci interessiamo della qualità, perché ciò che conta è solo il prezzo. Si è iniziato a produrre senza limiti e si compra più di quanto si consuma, anche a costo di far marcire il cibo in frigo. E così non pensiamo che mentre noi abusiamo di ciò che abbiamo, circa un miliardo di persone muore per mancanza di cibo. Anzi, ci pensiamo, ma ci convinciamo di non averne alcuna responsabilità. Abbiamo slegato la produzione dal bisogno, inventando la pubblicità che crea dei bisogni indotti e così la moda è diventata più importante della salute; la “pornografia del cibo” è più importante del valore che il cibo possiede.

Nuova Acropoli cerca da sempre di proporre soluzioni filosofiche a problemi concreti e reali. Soluzioni che, in realtà, l’uomo conosce da sempre e che si rifanno al suo rapporto con la natura: “Vivere secondo natura” è un pensiero stoico secondo cui è necessario adeguarsi all’armonia universalePlatone, Gandhi, Seneca... molti dei Grandi del nostro passato scrivono e ci raccontano di quanto questo sia importante.
Come potrebbe realizzarsi? Riconoscendo che 
abbiamo dei limiti e agendo in maniera virtuosa, provando ad armonizzare la nostra condotta a quella della natura. Dobbiamo coltivare una ricchezza umana, non materiale. Per far questo è bene possedere tre virtù fondamentali, individuate da Serge Latouche
la 
sobrietà/frugalità, in quanto è ricco chi ha bisogno di poco e bisogna vivere con ciò che è necessario, nulla di più; la speranza/l'idealismo, perché è importante avere sogni e sperare realmente nel miglioramento; la fratellanza, dato che – come dice Aristotele - “La base di costruzione di una città non è l'interesse personale, ma l'amicizia”. 
Conclude Iacono affermando che “
Crisi” è per definizione un momento dicambiamento: dipende da come la viviamo potrebbe essere un'opportunità o una catastrofe. È in nostro potere il generare una prospettiva diversa.