DANTE, I CAVALIERI, L'ARME E L'AMORE

 

“Dante, i Cavalieri, l’Arme e l’Amore”, quale miglior scenario, che la sala Ruspoli di Cerveteri per parlare dell’Amor Cortese espresso sia in Dante che negli antichi Codici Cavallereschi.

L’incontro tenutosi quest’inverno è stato il frutto di una ricerca realizzata dai giovani volontari di Nuova Acropoli che, ispirati dai versi della canzone di Guccini, hanno inscenato il Don Chisciotte, e decantato i versi degli antichi codici dei cavalieri, intrepidi giovani che il mito e la storia ricordano. I nomi sono stati tanti e le epoche le più differenti da Hercules, Ettore, Achille, Artù, Sir Lancillotto, Braveheart e così procedendo.

Il nostro passato è pregno di questi cavalieri-eroi, incarnazioni degli ideali su cui, per anni, si è poggiata la nostra società: valori di uguaglianza, di coraggio, di giustizia e di amore. Valori in realtà senza tempo, che ancora oggi riecheggiano nei cuori, basti pensare allo strepitoso successo avuto dalla saga di Star Wars.

Parlare di valori, è parlare di Amore. In uno sketch su Dante, Beatrice, Francesca e Sofia hanno decantato l’Amore che tutti proviamo per le persone care, per la conoscenza, per l’umanità, perché l’Amore “move il sole e l’altre stelle” come scrisse il grande poeta, dandone forse la descrizione più appropriata.

L’amore che muove tutto, che permette al sole di sorgere ogni giorno.

L’amore: quel fuoco che brucia, che rende vivi, del quale ognuno di noi è una scintilla e al quale ognuno di noi cerca di tornare; è quella scintilla che ci fa essere migliori.

E’ l’amore che promuove la virtù, che ci fa essere coraggiosi perché coraggio dal latino "cor-agere" altro non significa che "agire con il cuore".

Per questo Dante, i cavalieri, l'arme e l'Amore.

 

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