Giornata Mondiale del Libro 2019

Per il 4° anno consecutivo Nuova Acropoli ha voluto celebrare la Giornata Mondiale del Libro e del diritto d’autore indetta dall’UNESCO. La finalità è la promozione della lettura e della cultura in tutte le sue sfaccettature: ecco perché l’associazione ha scelto come protagonista di questa edizione Leonardo Da Vinci. Un inventore, artista e scienziato italiano, uomo Rinascimentale, incarnò a pieno lo spirito della sua epoca portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell’arte e della conoscenza. Si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista, inventore… fu un personaggio talmente eclettico che oggi è considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.

 

L’incontro, tenuto presso la libreria laFeltrinelli da Vincenzo Messina, ha esaltato non solo lo spirito innovativo di questo personaggio, ma soprattutto il suo bisogno di non fermarsi mai e di superare ogni limite, andando sempre oltre: non a caso viene anche definito “l’uomo del futuro”. Egli sperimentò la libertà della mente in un periodo storico in cui si lottava fra le scoperte dell’epoca e il periodo classico. Nonostante avesse ricevuto soltanto una formazione di base, riuscì a sviluppare le sue capacità grazie anche alla Bottega del Verrocchio, luogo in cui il maestro univa all’insegnamento della tecnica l’educazione alla ricerca e alla filosofia. 

 

Leonardo fu un grande osservatore e questa fu una delle chiavi che gli permisero di creare dei capolavori; certi giorni non toccava il pennello e girava per tutta la città per osservarne ogni dettaglio, ogni angolo e ogni personaggio, scrutandone il volto e l’espressione e nel farlo riusciva ad andare oltre la superficie, oltre ciò che si vede con gli occhi. È interessante chiederci se noi oggi, abituati ad essere multitasking e fare tante cose contemporaneamente, saremmo in grado di dedicare del tempo semplicemente all’osservazione profonda e sincera di ciò che abbiamo accanto, che sia una persona o un paesaggio naturale.

Ricercava continuamente la perfezione attraverso le sue opere, motivo per cui molte furono continuamente modificate ed alcune rimasero – ai suoi occhi – addirittura incompiute.

Possiamo dire che Leonardo, dunque, era anche un filosofo? Certamente, in quanto ricercatore e indagatore della verità. Egli cercò il bello nell’arte, il vero nella natura, il giusto, il buono… insomma, la sua arte è portatrice di idee e per questo il valore delle sue opere non sta in ciò che mostrano, ma in quello che liberano dentro di noi. Può per noi essere fonte di ispirazione per coltivare le nostre virtù, canalizzare le nostre potenzialità e fare ciò per cui siamo più portati, ciò che ci appartiene e permette di dare forma alla nostra interiorità… solo così il mondo potrà avere altri “Leonardo Da Vinci”.

 

“Ch’el nutrimento sieno le virtù le quali sono felici ricchezze
perché quelle non ci lasciano mai,
se non insieme con la vita.”
 
Leonardo Da Vinci