In occasione della

X GIORNATA MONDIALE DELLA FILOSOFIA

Nuova Acropoli Catania

ha presentato il...

È giunta al termine la V Edizione del Festival della Filosofia organizzato annualmente da Nuova Acropoli nel mese di novembre per celebrare la Giornata Mondiale della Filosofia indetta dall’Unesco.
“Io esco. E tu?”, lo slogan di quest’anno riferito al Mito della Caverna di Platone, diventato ormai un tormentone all’interno dell’associazione culturale che ben volentieri ha scelto, ancora una volta, di stimolare la cittadinanza ad un riflessione che conduca “oltre” i limiti che quotidianamente la routine ci impone.

Gli appuntamenti della manifestazione hanno segnato un vero e proprio percorso che i numerosi accorsi hanno seguito con interesse e partecipazione.  Dopo la presentazione dell’iniziativa, avvenuta presso la nuova Mondadori di Via Umberto, lo scenario del Festival è stato Palazzo Platamone (Palazzo della Cultura) ed il primo incontro è stato inaugurato dalla Prof.ssa S. Mazzone.  Quale modo migliore per avviare i lavori di questo piccolo progetto culturale che andare dritti alla questione più importante che il filosofo indaga tramite il mito: la Realtà.

Usando l’immagine della caverna Platone mette in crisi le certezze dell’uomo sulla veridicità della realtà in cui è immerso, ed è sempre usando le immagini che oggi si “crea” la realtà di ognuno.  Ma la “nostra realtà” non è qualcosa che ci può pervenire dall’esterno, ogni uomo è libero di costruirla. La libertà però non è sempre esercitata, specie quando più che da uomini liberi ci si comporta da schiavi seguendo un flusso che non è il nostro.

Una volta argomentato il mito platonico si è passati alla sua attualizzazione -cosa inevitabile- tramite la realizzazione di un video che ha dipinto il nostro mondo attuale, per poi passare la parola a specialisti dei vari ambiti del nostro sistema che bene possono esprimere le sue ricchezze e miserie. Il Prof. S. Carnazzo, il Prof. M. Pappalardo, il Dott. S. Cattano e la scrittrice e giornalista M. Lombardo hanno fatto riferimento ai valori originari ed agli attuali bisogni delle realtà in cui operano. Interessante sottolineare come si sia giunti infine ad un punto di accordo su cui ogni relazione ha orbitato: la necessità dell’uomo di cercare nel profondo di sé stesso un’identità che, più che allontanarlo dall’altro, lo renda empatico nei confronti del mondo.

A dimostrazione di questo, giorno 17 Novembre sono stati presenti a Palazzo Platamone i rappresentanti di quelle realtà, locali e non solo, che si fanno portavoce di Valori Autentici, efficaci strumenti per la vita nella nostra caverna. Unicef, Emergency, Libera, Chiesa-Mondo, Casa Speranza Viviana Lisi, Nuestro Horizonte Verde e la stessa Nuova Acropoli hanno riportato esempi pratici di cosa vuol dire condurre un progetto che unisca uomini diversi attorno ad idee nobili in modo disinteressato.

A chiusura di tutta la manifestazione non poteva mancare una chiara conferma della proposta di Nuova Acropoli. I giovani attori della scuola di Teatro di Nuova Acropoli Siracusa hanno offerto uno spettacolo breve ma dai chiari contenuti: un invito ad uscire dalla caverna, a cercare una realtà più duratura, più stabile e profonda che quella basata sul materialismo che oramai pervade l’animo di molti.Un invito ad iniziare questo viaggio usando la filosofia come bussola, rendendola pratica, appurando con la verifica della vita il pensiero dei grandi, per costruire un’esperienza che sia nostra ma che sia costruttiva ed edificante per il mondo intero.
Ci siamo lasciati sulle note dell’Hot Jazz Orchestra di Augusta che ha rallegrato la serata finale. La conclusione non poteva essere migliore, poiché questo è l’animo del filosofo: innamorato, movimentato, immerso nella gioia del cammino che, per quanto in ascesa possa essere, resta la maniera più Vitale con cui l’essere possa esprimersi.