In occasione della 11^ Giornata Mondiale della Filosofia

Con l’alto patrocinio dell’

ON/OFF:

GENERAZIONI IN CONTATTO

CONVEGNO, ARTIGIANATO E MUSICA PER L'INCONTRO INTERGENARAZIONALE

Un convegno con esperti di Geriatria e Sociologia per discutere della realtà dell’anziano oggi e del suo ruolo superstite nella società. Un workshop volto a riscoprire le tradizionali tecniche che si celano dietro accurati lavori a mano. Un curioso show tenuto da due originali artisti catanesi, fatto di gag, sketch comici e musica folk, il tutto ricamato dal filo rosso di un dialogo esistenziale sul tempo che passa e la vita che fugge, andando incontro alla morte.

Ecco le tre formule con cui Nuova Acropoli Catania ha deciso di presentare il Festival della Filosofia di quest’anno, in occasione di un 2012 dedicato all’ Invecchiamento Attivo e alla Solidarietà tra Generazioni. Attraverso i canali della Scienza e dell’Arte si è voluto veicolare un messaggio quanto mai attuale: l’importanza che può ancora assumere la terza generazione nei ritmi frenetici di questo presente, e perché.

Il ciclo di incontri si inaugura con l’annuale conferenza stampa al teatro/libreria Mondadori Diana che ribadisce i temi, il programma e le finalità del Festival.
Poi si prosegue con il primo vero evento indirizzato al pubblico: il convegno tenuto a Palazzo Platamone il 23 Novembre con i proff. M. Romano e C. Garofalo.

Un convegno proficuo e denso di riflessioni, che ha gettato le basi per un confronto tra le diverse fasce generazionali nei successivi appuntamenti. Un intervento della direttrice della filiale catanese Manuela Di Paola introduce i temi che caratterizzeranno il resto del congresso:

Quali sono le barriere ancora invalicabili che impediscono un dialogo sincero tra giovani e adulti nella costruzione di un Ideale comune? Quando si è perso per strada il dono inestimabile e vitale della Trasmissione? Per poter attingere alla ricchezza di un retaggio che possa perpetuarsi nel tempo, è necessario che questo passi per il meccanismo dell’ereditarietà: la bellezza di pensieri, opere e sentimenti, che ci ritroviamo tra le mani adesso, sono state a suo tempo pienamente sperimentate e condivise dai nostri predecessori. Si è posto dunque l’accento sull’importanza, per i ragazzi di oggi, di un percorso di crescita che sia adeguatamente consigliato e guidato da una figura più esperiente: l’anziano appunto, da sempre custode della saggezza frutto degli insegnamenti della Vita.

Un invito ad osservarci dentro e a porre l’attenzione su quanto di noi è realmente presente, durante l’ approccio con l’altro, in un rapporto di comunicazione. Se davvero vogliamo superare i limiti della nostra psiche, e fin dove, per accostarci a scoprire quale tesoro si cela nell’esperienza di un’altra persona. Inevitabile il richiamo allo stato di “esser-ci” di heideggeriana memoria. Manuela Di Paola conclude con l’auspicio che, tra il pubblico e non, sia sempre più viva la consapevolezza che esiste ancora una gioventù che vuol mantenere salda la catena generazionale.

Ha concluso la serata il trascinante swing della Hot Jazz Orchestra.

Giorno 27 si è assistito invece ad una messa in pratica degli intenti esposti teoricamente durante la conferenza.
Uno dei tanti esempi di come Nuova Acropoli nelle sue attività si sforzi di concretizzare i suoi progetti. Un laboratorio di artigianato articolato in due gruppi, di sartoria e di rilegatura, dove degli adulti istruiscono dei ragazzi alla realizzazione di alcune graziose creazioni.

Un’opportunità imperdibile per intere scolaresche ormai nate e cresciute nella cosiddetta “era digitale”, le cui abitudini sono spesso omologate ad un sistema produttivo sempre più materialista e meccanicistico!
A seguire in serata c’è stato un “colloquio” filosofico tra due simpatici artisti catanesi, nonché innovatori della musica folk siciliana nella nostra città: Puccio Castrogiovanni ed Emanuele Coco.

Questo duo, da anni unito in un sodalizio artistico anche se proveniente da due background culturali molto diversi (cantautore ed esecutore di svariati strumenti etnici e popolari Castrogiovanni, storico della scienza, evoluzionista e scrittore Coco) ha saputo coniugare abilmente una vena comica fatta di gag e giochi di parole a digressioni sull’inarrestabilità della vita e del tempo, sulla transitorietà del corpo che ci fa percepire tanto più acutamente la nostra impotenza umana ad opporvisi.

Un dialogo costantemente intessuto di citazioni di quei grandi pensatori che hanno saputo vivere ogni istante coscientemente e secondo la propria Volontà, tra le intemperie dell’esistenza e sfidando perfino la morte. “Comunicazione tra generazioni, insegnare e imparare le tradizioni: cordogli e festosità ispirati a canzoni e pagine scritte”. Questo il titolo del loro spettacolo. Così anche la sezione artistica del Festival, riservata soprattutto alla musica, ha saputo rendere omaggio al tema di quest’anno.

Il successo di pubblico e l’attenzione costante destati lungo tutto il Festival è solo un’ ulteriore dimostrazione di come Nuova Acropoli non operi in un’oasi elitaria ma sia intimamente radicata nel tessuto della nostra società, collaborando per un progresso insieme spirituale, morale ed intellettuale. Sempre aperta al dibattito onesto e democratico, essa sollecita continuamente a porsi interrogativi sui problemi di sempre. Mirando al raggiungimento di una statura intellettuale che si ponga le questioni da una prospettiva idealistica, NA crede fermamente nella possibilità dell’evoluzione umana e nella speranza del miglioramento. Prospettiva che si può riscontrare nel relazionarsi con l’anzianità ad esempio, il rifiuto della quale è manifesto dell’assurdità dell’uomo, giacchè è una tappa naturale della Vita.