Io e la Filosofia

Ognuno di noi, volente o nolente, nella vita stabilisce priorità, definisce cosa per sé ha valore, prende delle posizioni nei confronti della società e degli altri, insomma ognuno ha bisogno di una Filosofia di Vita attraverso la quale predisporre passi e scelte. Questo è il motivo che ha spinto Nuova Acropoli a celebrare la Giornata Mondiale della Filosofia indetta dall’UNESCO.

Nella città di Catania il Festival, dal titolo ‘’Io e la Filosofia”, si è articolato in tre giornate, volte a scoprire il contributo concreto della filosofia alla vita di tutti i giorni; lo scenario è stato il suggestivo Monastero dei Benedettini, sede che ospitò la prima edizione del Festival 11 anni fa. Numerose le attività che, in maniera originale e pratica, hanno espresso i possibili rapporti che ogni individuo ha con la filosofia, sottolineando come essa sia non una scienza teorica bensì una compagna di vita.

L’iniziativa si è aperta con il convegno ‘’Io e la Filosofia”, al quale sono intervenuti il professore Cavadi - docente di Filosofia e filosofo consulente -, il professor Biuso - professore di Filosofia teoretica dell’ateneo di Catania - e la dottoressa Di Paola - presidente dell’Associazione. Tutti e tre hanno evidenziato come la filosofia, di solito relegata alle mura accademiche, debba essere estesa a tutti: «quand’è vissuta realmente e non solo a livello teorico, essa si mostra come la “scienza della coscienza”, in grado di dare valore e contenuto alla vita e a tutto ciò che accade» afferma Di Paola. Un filosofo pensa, si interroga, sottopone le proprie idee ad un occhio critico e questo gli permette di essere libero: «la filosofia è un processo di liberazione» ribadisce Cavadi, e continua Biuso «essa è in grado di illuminare chiunque le si avvicini». A concludere la serata il magico coro “Imago Vocis”, diretto dal Maestro Resca. 

Protagonista della seconda giornata del Festival uno spettacolo realizzato interamente dai volontari di Nuova Acropoli. Scene mimate, accompagnate solo da un sottofondo musicale hanno permesso agli spettatori di riflettere sulla praticità della filosofia nella vita di tutti i giorni: quotidianamente siamo messi di fronte a delle scelte e i modi in cui possiamo reagire sono molteplici. Potremmo scegliere la via più comoda, guidati dall’istinto e dall’egoismo umano; ma potremmo anche adottare delle “alternative”, cogliendo l’opportunità di essere più umani, più filosofi. Ciò che può aiutarci nello scegliere quale strada percorrere, è la nostra coscienza, il nostro “io” più profondo: spesso non ci rendiamo conto di come basti veramente poco per cambiare le cose, come si è potuto percepire dai volti degli spettatori commossi e suggestionati ad ogni scena. 

L’atmosfera infine viene accesa da una sana ed entusiasmante competizione grazie all’originale gioco “Chi vuol essere filosofo?” organizzato anch’esso dai volontari. In modo scherzoso si è messa in risalto la difficoltà comune nel discernere la filosofia occidentale da quella orientale dovuta al fatto che, alla fine dei conti, il Sapere è unico, come si evince dall’intervista doppia fatta a Socrate e Confucio interpretati da due volontari durante la terza giornata.

 

Il festival si conclude con la visione di “Filmosofia”: estratti di film che, in maniera a volte velata altre esplicita, hanno come oggetto la Filosofia. “È importante riconoscere nella Filosofia il valore di una scienza che crea un dialogo con noi stessi e con il mondo circostante” afferma la presidentessa di Nuova Acropoli, invitando i partecipanti ad aprire un dialogo per condividere riflessioni sulle scene viste. E conclude: “Il filosofo gode, vive la Vita. La Filosofia porta alla felicità, e per raggiungerla dobbiamo mantenere vivo il fuoco interiore, senza farlo gelare dalla superficialità’’.