Padova e il museo delle Farfalle

 

<font face="Times New Roman" size="3">Padova, la città “dei dottori”, ha accolto il 24 settembre i volontari di Nuova Acropoli che hanno riscoperto le bellezza dell’antica città veneta con una visita guidata a cura del gruppo di Cultura Attiva . Con una passeggiata per il centro storico, ci si è soffermati sui monumenti e le piazze più caratteristici conoscendone la storia, le origini e gli aneddoti più curiosi e i personaggi illustri che hanno camminato in città o frequentato una delle Università più antiche d’Italia. </font>

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<font face="Times New Roman" size="3">Naturalmente non poteva mancare la visita alla Cappella degli Scrovegni di Giotto, di cui abbiamo potuto ammirare i magnifici dipinti che ricoprono tutta la superficie della cappella così ben conservati dopo seicento anni. E ancora la basilica di S. Antonio, piazze delle Erbe con i suoi mercati caratteristici, i vicoli e le sedi dell'Università una delle più antiche in Italia.</font>

 

<font face="Times New Roman" size="3">Ha positivamente colpito poi Prato della Valle, una piazza ovale, un grande spazio monumentale che si contraddistingue per l'isola verde centrale, con giardini e fontane, <i>l'Isola Memmia</i>, circondata dal caratteristico corso d’acqua, e adornata da 78 statue di personaggi padovani di nascita e di adozione, tra cui Antenore che si dice sia il fondatore troiano, Galilei, il Tasso e ancora Petrarca, il Canova.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Durate la passeggiata si è potuto constatare quanto sia viva la cultura in questa città e cometa si renda accessibili a tutti con attività per grandi e piccoli. Una città con i suoi cittadini che a ragione si sono proprio guadagnati il titolo di “gran dottori”.</font>

 

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<font face="Times New Roman" size="3">Ma il soggiorno nella provincia padovana è poi proseguito per Montegrotto al Museo delle Farfalle. Viene da chiedersi cosa ci sia di tanto divertente nel vedere tante farfalle rinchiuse in piccole teche…rinchiuse?teche? Ma no, lì le farfalle erano a centinaia e tutte svolazzanti in un habitat ricreato apposta per loro con alberi, piante, rocce e veri animali tra cui pappagalli, iguane e camaleonti. Alcuni angoli sono stati adibiti alla schiusa delle larve, e altri punti sono di “alimentazione”, in cui le farfalle con la loro proboscide si nutrono con la sostanza zuccherina delle banane.</font>

<font face="Times New Roman" size="3">Non capita tutti i giorni di vedere tante farfalle tutte insieme, ma soprattutto stato bello vedere un luogo dove le farfalle possano vivere le loro abitudini continuando ad essere ammirate dai visitatori. </font>