<font face="Garamond" color="#ff0000" size="5"><strong>Visita Guidata</strong></font>
<font face="Garamond" color="#000000" size="5"><strong>Museo aretuseo dei Pupi</strong></font>
<font face="Garamond" color="#000000" size="3">Siracusa 20 aprile 2008</font>
<font face="Times New Roman,Times,serif" size="4">Chi pensa alla Sicilia spesso lega il pensiero a quelle coloratissime marionette passate alla tradizione sotto il nome di "pupi". Chissà quante volte li abbiamo visti durente un fuggevole spot pubblicitario sulla Sicilia? O magari su un depliant o su una guida turistica? O ancora sulle bancarelle di souvenir in affollati luoghi turistici? </font>
<font face="Times New Roman,Times,serif" size="4">Ancora oggi sopravvivono alcuni teatri che cercano di mantenere la tradizione, spesso proponendo rappresentazioni per turisti. Recentemente l'Unesco ha dichiarato il Teatro dell'Opera dei Pupi capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità. Ed è proprio per riscoprire quest'arte che Nuova Acropoli Siracusa ha organizzato la visita guidata presso il Museo Aretuseo dei Pupi, che espone l'unica collezione rimasta integra di pupi siracusani.</font>
<font face="Times New Roman,Times,serif" size="4">Infatti, grazie alla famiglia Vaccaro-Mauceri che con grande passione porta avanti quest'arte tutta da scoprire, è stato possibile conoscere la favola di legno e cartapesta ammirando all'interno del museo i pupi in fase di costruzione e gli arnesi utilizzati. </font>
<font face="Times New Roman,Times,serif" size="4">Dal tavolo da lavoro, tutto rimesso in "disordine" così come allora, si sono potuti ammirare anche personaggi in costume tipico siciliano realizzati per la messinscena della "Cavalleria Rusticana". Pupi di genuina e artigianale bellezza, </font><font face="Times New Roman,Times,serif" size="4">sei settori tematici e tutta la documentazione fotografica d'archivio, hanno dato l'opportunità ai presenti di continuare a sognare le gesta dei grandi paladini, rivivendo una parte importamte della tradizione aretusea ancora oggi viva grazie alla grande passione di pochi e al sogno di molti.</font>